Mostre | A Roma alle Scuderie del Quirinale “Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925”

Dipinti, disegni, gouache, acquerelli, bozzetti, abiti di scena, le opere di Pablo Picasso, provenienti dai musei di tutto il mondo, celebrano fino al 22 gennaio 2018 alle Scuderie del Quirinale i 100 anni dal viaggio in Italia compiuto dall’artista spagnolo nel 1917, al seguito dell’amico Jean Cocteau, per la realizzazione del balletto “Parade” (il cui gigantesco sipario dipinto è esposto, per la prima volta a Roma, a Palazzo Barberini).

 

La mostra “Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925”, la mostra, ha spiegato il presidente di Ales Mario De Simoni, “ha richiesto tre anni di intenso lavoro, svolto in comune con i curatori Olivier Berggruen e Anunciata von Liechtenstein”. Berggruen è impegnato nello studio del rapporto tra Picasso e il teatro da molti anni, questo ha consentito la realizzazione di un percorso espositivo straordinariamente organico, con oltre cento opere (e altrettanto materiale documentario) del periodo preso in esame.

 

Nel 1917 Picasso, che a 36 anni era già il consacrato maestro alla guida della rivoluzione cubista, attraversa un momento non facile. “Il mondo era in guerra, lui, spagnolo in terra francese, aveva visto partire per il fronte molti dei suoi compagni di strada, era triste e aveva poco lavoro”, racconta il curatore, sottolineando quanto già l’artista percepisse la crisi del movimento che l’aveva reso famoso. Così si lascia convincere dall’amico Jean Cocteau ad accompagnarlo in Italia, dove doveva incontrare l’impresario dei Ballets Russes Sergej Djagilev al fine di realizzare le scene, i costumi e il sipario per un suo balletto, “Parade”, musicato da Satie.

 

 

A Roma, lontano dal conflitto mondiale, Picasso si trova a vivere di nuovo in un’atmosfera bellissima, felice, ricca di stimoli. “Conosce i Futuristi e i pittori della Secessione – prosegue Berggruen – ed entra in contatto con l’arte rinascimentale e classica, mentre va via via scoprendo, spostandosi a Napoli, Pompei, Firenze e Milano, le tradizioni iconografiche italiane, in particolare le maschere come Pulcinella.

 

Incontra anche l’amore, Ol’ga Khochlova, una delle ballerine del Balletto, che sposerà l’anno dopo a Parigi.  Una sorta di Grand Tour, che per il maestro spagnolo ha un forte potere rivitalizzante. Il contatto stretto con l‘antico e la Rinascenza diviene fonte di profonda riflessione sul Cubismo e si pone all’origine delle molte sperimentazioni tra stili e generi nel segno del Modernismo.

 


Picasso. Tra Cubismo e Classicismo 1915-1925

Scuderie del Quirinale, via XXIV Maggio 16, fino al 21 gennaio 2018.

A cura di Olivier Berggrue con  Anunciata von Liechtenstein

Pubblicato da

Manuel Galvez & Andrea Foffi

meridianae.com - authors

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