Megastore | Sotto La Rinascente, l’acquedotto Vergine di Agrippa

Lo scorso ottobre è stato inaugurato a Roma il nuovo edificio della Rinascente, una volta della famiglia Agnelli oggi del gruppo thailandese Central Retail Corporation. Per la nuova costruzione stata abbattuta una palazzina risalente agli anni ’50. Come spesso accade a Roma, durante gli scavi sono venute alla luce tracce di antichi insediamenti che hanno prolungato di un paio d’anni i lavori e appesantito il bilancio della compagnia thailandese per sostenerne il recupero.

Per Francesco Prosperetti, Soprintendente di Roma, «la scoperta di ben 15 arcate dell’Acqua Vergine, tra i più cospicui pezzi di acquedotto romano all’interno della città, grazie alla collaborazione tra pubblico e privato, ha permesso la creazione di una nuova e preziosa area archeologica all’interno di Rinascente». Nel cantiere seguito dall’archeologo Roberto Egidi sono emerse le antiche arcate di uno degli acquedotti romani più importanti dell’antica Roma. Le arcate, di epoca augustea, risalgono a quando nel 19 a.C. il Console e generale Marco Vespasiano Agrippa (genero dell’imperatore Augusto) fece arrivare l’acqua corrente fino al Pincio, al Pantheon e alle sue terme.

La concessione da circa 25 milioni di euro per realizzare il nuovo grande shopping center di 17.500 metri quadri è destinata alla riqualificazione del Tridente e alla sistemazione delle strade fra piazza del Popolo e largo Goldoni. Anche l’acquisto dello storico marchio della milanese famiglia Borletti, «La Rinascente» (un nome trovato da Gabriele D’Annunzio), è stato perfezionato negli ultimi giorni di luglio dal gruppo thailandese nuovo proprietario per 205 milioni di euro. 

Con questo nuovo edificio in Via del Tritone, La Rinascente tornerà così in pompa magna e a poca distanza dalla sua vecchia sede di Via del Corso (chiusa nel 2009 e ceduta poi a Zara) offrendo alla Capitale un secondo shopping center assieme a quello storico di piazza Fiume. «In una città come Roma, commenta la nuova proprietà, non poteva mancare un departement store di alto profilo, all’altezza delle cattedrali dello shopping che si trovano a Parigi e a Londra». Ma con una nota in più: la vista sull’antico Acquedotto Vergine.

Sotheby’s | This one-of-one Daytona “alloy” is finally escaping the barn…

L’unica e sola Daytona stradale in alluminio al mondo, un vero purosangue italiano, vedrà di nuovo la luce dal 9 di settembre prossimo, quando conoscerà certamente il suo nuovo scudiero…


Ferrari – Leggenda e Passione

Saturday, September 9, 2017

Ferrari S.p.A. – Pista di Fiorano, Via Villeneuve 23 – Fiorano Modenese, Modena

 

 

Towns | La Strawberry Fields Hill a New York

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Situata a Central Park West tra la 71a e il 74a Strada, la Strawberry Fields è una piccola collina che rende omaggio al Beatle, John Lennon.
John e sua moglie Yoko Ono vivevano in uno dei Dakota Apartments proprio difronte a questa area. Ed è stato lì, ai piedi di casa sua, che l’8 dicembre del 1980 Lennon è stato ucciso a colpi di pistola da uno squilibrato mitomane di cui mi rifiuto di citare il nome.

Quest’area che potremmo chiamare “giardino della pace” fu concepita da Bruce Kelly (1948-1993), architetto paesaggista responsabile del Central Park Conservancy. Strawberry Fields venne inaugurato in occasione del 45° anniversario della nascita di John Lennon, il 9 ottobre 1985, in presenza di Yoko Ono, che era anche tra i contribuenti alla sua realizzazione.

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Quasi arrivati al confine con la Central Park West St., al centro di una rotonda, c’è il famoso mosaico che reca la parola Imagine. Fu realizzato in Campania da artigiani della zona vesuviana e donato al New York City Council dal Comune di Napoli. L’opera riproduce un mosaico pompeiano conservato nella stanza n. 58 del Museo Archeologico di Napoli.

Meta di continui pellegrinaggi, quest’area quasi mai rimane in silenzio; è sempre accompagnata dalla musica di qualche artista di strada che consola il passante sommerso dalle sue emozioni.

Towns | Il nuovo World Trade Center

Quando arrivi a New York e percorri la superstrada che collega l’aeroporto JFK con la grande mela, lo sguardo punta l’orizzonte in attesa del sorgere dello skyline di Manhattan. E puntuale esso appare in tutta la sua imponenza, sempre la stessa ma sempre diversa. Tu lo osservi in cerca di una forma nuova, un nuovo componente di questo ritratto di famiglia che presenta New York ad ogni nuovo visitatore.

Questo rito, questa iniziazione ha assunto un nuovo significato dopo l’11 settembre 2001. Mancano due protagoniste assolute, ma non solo fisicamente, anche emotivamente. Al loro posto oggi si trova la “freedom Tower” o come formalmente si chiama: il One World Trade Center. Un edificio nuovo, che sovrasta l’area della più assurda e immane tragedia terroristica che sia mai accaduta.

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L’impressione arrivando in quell’area, che possiamo definire sacra, è che la gente non si renda conto di quanto quello sia stato il più terrificante degli spettacoli mai girati al centro di una grande città. I visitatori sorridono, si fanno ritrarre sul bordo delle impronte delle due torri come se alle loro spalle ci sia il Colosseo e non una gigantesca tomba.

Le due fontane o vasche che lacrimano acqua perennemente sono uno spettacolo commovente, drammatico e magnifico allo stesso tempo. Sono al centro di quella piazza e gli edifici che le circondano sembrano proteggerle dagli insulti del tempo e della storia, accompagnandole maestosamente verso l’eternità.

Unica considerazione che posso fare, al di fuori del contesto commovente di questo tragico sito, è la mancanza fisica di quelle due torri. La purezza, l’austerità immutabile espressa da quei due giganti mi è rimasta nel cuore; e seppur con grande sforzo architettonico, la nuova torre con le sue linee complesse non potrà mai eguagliarne il fascino.

Christie’s | Nick Foulkes parla del Patek Philippe Nautilus

 

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Il Patek Philippe Nautilus è un orologio che Nick Foulkes ama e ha conosciuto per molti anni. “Sono ancora colpito dalla sua fierezza”, afferma l’autore, giornalista e direttore di On Time, supplemento orologiero semestrale di Vanity Fair.

Foulkes ci confida che il suo interesse per gli orologi ha avuto inizio negli anni ’70. “Mi piacciono come oggetti del passato. Tutto stava diventando elettrico, digitale e al quarzo, quando per pochi soldi ho potuto acquistare un orologio meccanico con una splendida patina, come se provenisse da un altro tempo. Nessuno allora avrebbe immaginato che questi complicati segnatempo avrebbero dato inizio alla loro rinascita proprio in quel momento”.

Il Nautilus è stato lanciato nel 1976, proprio quando l’industria orologiera stava entrando nel suo periodo più nero, noto come “The Quartz crisis”. E ‘stato un orologio che ha sfidato il pensiero contemporaneo e che ha segnato una nuova era. La caratteristica principale del Nautilus non era semplicemente che fosse in acciaio, ma che Patek Philippe l’avesse concepito in acciaio. “Il concetto di un orologio di lusso all’epoca corrispondeva ad un oggetto sottile, rotondo e in oro. Il Nautilus non era certo appariscente ma era diverso e conquistò il mondo rivoluzionando l’idea stessa della sua categoria”.

Foulkes descrive il Nautilus come un orologio che insiste quasi completamente nel suo design, con la sua cassa integrata nel bracciale ed il suo celebre quadrante incorniciato da un oblò. “Se siete in viaggio per 200 o 300 giorni all’anno e non potete portare i vostri Picasso con voi potete almeno gioire di un paio di questi segnatempo. Li trovo oggetti molto coinvolgenti”, conclude. “Ritengo che siano vere e proprie opere d’arte”.

Info on: Christie’s

Auction | Il vestito di Marilyn Monroe del celebre “Happy Birthday Mr President…” all’asta per una cifra record

3805628300000578-3777898-image-a-10_1473258168976L’abito con cui Marilyn Monroe fece la storia e con il quale intonò il leggendario “Happy Birthday Mr President” è in asta e si prevede possa realizzare tra i 2 e 3 milioni di dollari.

La star indossava il vestito, attillato e trasparente, color carne cucito a mano con oltre 2.500 cristalli quando sali in scena al Madison Square Garden, New York, per la memorabile performance del 19 maggio 1962. L’attrice, che morì a 36 anni meno di tre mesi dopo, chiese espressamente un abito capolavoro allo stilista Jean Louis.

La misura era così stretta che Marilyn non portava nulla sotto ed alcune cuciture furono ultimate solo dopo che lo aveva indosso pochi attimi prima di salire sul palco del Madison. Questo evento segnò forse la fine di un’epoca storica dove le prospettive di un’America nuova e più unita con il suo popolo si infransero solo un anno dopo, nel 1963, con la morte dello stesso Kennedy in un attentato a Dallas.

Alla storica riunione del Madison per la raccolta fondi democratica parteciparono 15.000 ospiti, molti dei quali erano celebrità. Quando Marilyn apparve sul palco si racconta che il pubblico rimase senza fiato. Inoltre il tono intimo della sua performance insieme con l’assenza di Jacqueline Kennedy la sera dell’evento, contributi a diffondere voci di una relazione tra la Monroe e il presidente.

Anche se la sua performance durò solo 30 secondi, più di 50 anni dopo è ancora una delle più famose della cultura popolare moderna.

L’abito fu acquistato all’asta dall’attuale proprietario nel 1999 per $ 1.267.000.

Info su Juliens Auctions

 

 

Video | The Robert White Collection

More info on Bohmas

Amelia Island 2016: Results

RM Sotheby’s celebrated its 18th year in Amelia Island by presenting a terrific series of best-of-category automobiles across the block on March 12th. As one of the auction calendar favorites, our Amelia Island sale achieved a strong $38 million in sales to a standing room only crowd packed with bidders who journeyed from 20 countries. 

Bonhams and TCM present: The Charlton Heston Collection, Los Angeles on March 22.

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Catalogue

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“I had the great pleasure of working with Charlton Heston back in 1998 when he sat down with me to record a Private Screenings interview for Turner Classic Movies. Right from the start, he asked me to call him Chuck. Not Charlton or Mr. Heston. And certainly not Charlie. Only his wife was allowed to do that. What followed soon after was a pleasant, affable conversation —although I couldn’t help but think that any infraction of the rules would inspire a clap of thunder, a burning bush or a major earth tremor. And why not? He was, after all, a guy who was known to either cause or survive any number of lightning bolts, earthquakes and other calamities, at least on screen. So why risk it? I called him Chuck. Meeting Chuck in person made you realize immediately that he was the kind of guy you hoped he would be—a straight-shooter, a thinking man, sturdy, dependable and professional. He was also a shy man one who overcame that shyness because of the nature of his business, but still deep down a shy man. So I imagine he’d be a little baffled to think that people would want to purchase his personal memorabilia included in this auction.

But even he admitted the very nature of his work made people look up to him in a way that reflected the impact of the characters he played— rather than the real Chuck Heston. After all he played some imposing men: Moses, Judah Ben-Hur, Thomas Jefferson, Andrew Jackson, John the Baptist, Michelangelo. As he told me in our interview— these were individuals who did remarkable things and it tends to rub off a little bit. Well I for one think Chuck was being a little too self-effacing because the fact of the matter is, he was a very good actor, a devoted husband and family man, social activist and, in my experience, a genuinely nice person. Thankfully, we’ll always have his films to remember him by— and if the bidding goes your way, perhaps you can have a piece of his memorabilia to remember him by in your own way”.

Good luck.

Robert Osborne

Host of Turner Classic Movies


“Ho avuto il grande piacere di lavorare con Charlton Heston nel 1998, quando si è seduto con me per registrare un’intervista per Turner Classic Movies. Fin dall’inizio, mi ha chiesto di chiamarlo Chuck. Non Charlton o Mr. Heston. E no di certo Charlie. Solo alla moglie è stato concesso di farlo. Ciò che è seguito dopo è stata una piacevole conversazione, anche se non ho potuto fare a meno di pensare che da un momento all’altro sarebbe esploso in cielo un tuono o il fragore di una scossa di terremoto in terra. E perchè no? Era, dopo tutto, un ragazzo famoso per essere sopravvissuto a un quantitativo infinito di fulmini, terremoti e altre calamità, almeno sullo schermo. Quindi, perché rischiare? L’ho chiamato Chuck.

Incontrare Chuck di persona mi ha confermato l’idea che avevo di lui cioè che fosse uno straight-shooter, un tipo diretto, affidabile e professionale. Era anche un uomo timido uno che ha superato la timidezza grazie al suo lavoro, ma ancora in fondo un uomo timido. Quindi immagino che sarebbe stato un po’ perplesso a sapere che il pubblico sarebbe stato interessato ad acquistare gli oggetti inseriti in quest’asta.
Ma onestamente non posso nascondere di essere stato influenzato dal pensiero di avere di fronte l’attore Charlton Heston. Dopo tutto ha interpretato ruoli imponenti: Mosè, Ben-Hur, Thomas Jefferson, Andrew Jackson, Michelangelo. Era un ottimo attore, un marito e padre di famiglia devoto, attivista sociale e, come se non bastasse, un bellissimo uomo. Per fortuna, avremo sempre i suoi film per ricordarlo e se sei fortunato, forse riuscirai ad avere un suo oggetto per ricordarlo a modo tuo. In bocca al lupo”.

Robert Osborne

Turner Classic Movies

Christie’s: James Bond Spectre – the auction

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This February, Christie’s is to celebrate the release of the 24th Bond film with charity auctions, live in London and online. Here highlights – including an Aston Martin DB10 and Q’s laptop — and how you can bid.

The 24th film in the James Bond series, Spectre, is to be released on Digital HD, Blue-ray™ and DVD on 9 February in the US and on 22 February in the UK. To mark the occasion, Christie’s is to present a unique opportunity to acquire memorabilia from the film — with 24 lots straight from the archives of EON Productions, as well as donations from Daniel Craig, director Sam Mendes, actor Jesper Christensen (Mr White in Spectre, Casino Royale and Quantum of Solace), Bond producers Michael G.Wilson and Barbara Broccoli, and artist Sam Smith, who co-wrote the official award-winning Spectre theme song. All proceeds will benefit Médecins sans Frontières (MSF), other charitable organisations, and the United Nations Mine Action Service (UNMAS).

 

 

The live auction on 18 February is led by an Aston Martin DB10, one of the series of DB10s designed and engineered by Aston Martin exclusively for James Bond, Spectre, illustrated above. Most of the DB10s were modified for use in the filming of Spectre, but two of those produced were kept back as show cars, for display purposes only, and this is one of them. The car is expected to realise between £1,000,000 and £1,500,000 and is to date the only DB10 to be released for public sale by Aston Martin and EON Productions. This is the only car that includes a special plaque signed by Daniel Craig and was displayed at the world premiere of Spectre at the Royal Albert Hall, London. Aston Martin has been associated with the James Bond franchise for over 50 years, with the DB10 model featuring in the latest Bond film, Spectre. 

Omega Seamaster 300 watch worn by Daniel Craig as James Bond. Estimate: £15,000-20,000. To be offered in Spectre — The Auction on 18 February at Christie’s in London

Additional highlights of the live sale include the Omega Seamaster 300 watch that was worn by Daniel Craig as James Bond, estimated at £15,000-20,000, while our online-only sale is to feature the laptop used by actor Ben Whishshaw as Q, estimated at £4,000-6,000, and a pair of Tom Ford ‘Snowdon’ sunglasses, worn by Daniel Craig as James Bond, estimated at £4,000-6,000.computer_new

Q (Ben Whishaw) using his laptop on set. To be offered in Spectre — The Auction, 16-23 February, online

Worn by Daniel Craig in the opening scene of Spectre, James Bond’s blue ‘JB’ Tom Ford cufflinks are to be offered in the live auction, along with the Spectre Blu-ray™, signed by Daniel Craig, estimated at £3,000-5,000. The live auction and online sale take place in the same month that Spectre is released on Digital HD, Blue-ray™ and DVD in the US (9 February) and UK (22 February).

Commenting on the sale, David Linley, Honorary Chairman, Christie’s EMERI, said: ‘As a life-long James Bond fan it gives me great pleasure for Christie’s to be part of this James Bond Spectre charity auction, celebrating the 24th film in the franchise. All proceeds of the auction will benefit Médecins Sans Frontières, other charitable organisations, and the United Nations Mine Action Service (UNMAS). We are proud to continue Cubby Broccoli’s philosophy of giving something back.’

 

Spectre, is to be released on Digital HD, Blue-ray™ and DVD on 9 February in the US and on 22 February in the UK

The online-only sale is to feature 14 of the 24 lots available, with bidding open from Tuesday 16 to Tuesday 23 February at christies.com/spectreonline. The remaining 10 lots will be presented in a live auction, held at Christie’s London on 18 February. Although the live auction is invitation-only, internet and telephone bids will be open to anyone who wishes to take part in the sale.

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