Mostre | Al Chiostro del Bramante, Basquiat ed il suo senso artistico per l’ortopedia…

A Roma al Chiostro del Bramante dal 24 marzo al 2 luglio 2017 una mostra molto interessante mette in evidenza, tra le altre cose, l’artistica “ossessione” di Jean Michel Basquiat per le ossa umane. Frammenti di scheletri, teschi, mandibole, denti, braccia, mani e tante altre manie anatomiche sono protagonisti dei soggetti messi su tela dall’artista newyorkese. Un desiderio emerso da un trauma subito durante la sua infanzia quando Jean fu investito da una auto riportando la rottura della milza e quella di un avambraccio.

Basquiat, definito anche “il James Dean dell’arte moderna”  ha avuto Andy Warhol come mentore e mecenate a partire dal 1980 fino alla morte del ragazzo per overdose nel 1988, appena un anno e mezzo dopo la morte dello stesso Warhol. Questi, dopo aver conosciuto il giovane writer e pittore statunitense (uno dei più importanti esponenti del graffitismo americano, il primo a portare questa arte dalle strade alle gallerie d’arte), stabilì con lui una collaborazione rappresentata da una serie di dipinti tra il 1983 e il 1985 su suggerimento del mercante d’arte svizzero Bruno Bischofberger, portando alla notorietà il talento del giovane ma sfortunato artista americano.

Una mostra molto interessante quella allestita a Roma, ricca di opere che tracciano un profilo nitido di Basquiat e del suo innato senso creativo. Purtroppo come spesso accade, questi artisti sono perseguitati da demoni che originano nel profondo delle loro anime. Essi vivono un’esisitenza inquieta che li porta a volte ad autodistruggersi ma non senza consegnare ai posteri il loro genio.


Jean Michel Basquiat

Chiostro del Bramante 

24 marzo al 2 luglio 2017