La storia di Wyler Vetta risale al 1896 ed è costellata di successi, sempre all’insegna dell’innovazione e della capacità di osare: dal bilanciere “Incaflex” alla nascita del primo automatico. L’incaflex fu brevettato da Paul e Alfred Wyler (Svizzera) nel 1927, innovativo sistema integrato per attutire gli urti sul bilancere. Risolveva uno dei problemi principali dell’orologio da polso, ovvero la rottura del bilanciere in caso di urto. Semplice ma geniale l’idea che fu alla base della sua costruzione: sostituire i corti bracci dei bilancieri tradizionali, rigidi e molto fragili, con bracci più lunghi e flessibili, caratterizzati da uno sviluppo a spirale, in grado di assorbire anche i colpi più violenti.
Grazie alla sua straordinaria resistenza, il bilanciere flessibile Incaflex rappresentò un traguardo importantissimo per l’orologeria dell’epoca, trasformando l’orologio fragile e delicato, da indossare solo nelle occasioni più importanti, nell’orologio resistente e affidabile di tutti i giorni. L’invenzione diede a Wyler un tale prestigio, complici la sponsorizzazione della nazionale di calcio ai mondiali del 1934 e, negli anni ’50, gli spettacolari lanci dalla Torre Eiffel e dalla Space Needle di Seattle, che l’idea della robustezza e dell’affidabilità dell’orologio è entrata a far parte del DNA del marchio, caratterizzandone l’immagine ben oltre l’utilizzazione dell’Incaflex (storicamente superato dal successivo sistema antiurto Incabloc).

In occasione dell’inaugurazione della Sezione Orologeria Binda Wyler Vetta del Museo Nazionale della Scienza e della Tecnica di Milano, Wyler Vetta ha esposto per la prima volta uno dei suoi orologi più pregiati e antichi, appartenenti alla collezione della storica azienda: il Cricchettino, pezzo tra i primi orologi a carica automatica, risalente al 1932. Il modello è rettangolare con una doppia cassa il cui fondo incernierato preme, con gli spostamenti del polso, un piccolo pulsante che aziona la carica dell’orologio. Il movimento è un calibro Wyler Vetta, scappamento ad ancora, 17 rubini, bilanciere bimetallico a 2 bracci Wiler Incaflex antiurto e viti di compensazione.
Con la collaborazione di Alessandro Smania.
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The history of Wyler Vetta dates back to 1896 and is full of successes: from the “Incaflex” to the birth of the first automatic. The incaflex was patented by Paul and Alfred Wyler (Switzerland) in 1927, an innovative integrated system to absorb the impact to solve one of the main problems of the wristwatch and the rupture of the balance in the event of impact. A Simple but ingenious idea was at the basis of its construction: replace the short arms of the balance, rigid and very fragile, with longer arms and flexible, characterized by a spiral development, able to absorb even violent shocks . Thanks to its extraordinary strength, the flexible Incaflex represented an important milestone for the watchmaking era, turning the watch, fragile and delicate, to a durable and reliable timepiece. The invention gave Wyler such prestige – accomplices to the sponsorship of the national soccer team at the World Championships of 1934 and, in the 50s, the spectacular troves from the Eiffel Tower and the Space Needle in Seattle – that the concept of strength and reliability became part of the brand DNA , and characterize the image beyond the use dell’Incaflex.
At the inauguration of the Watch Section of the National Museum of Science and Technology in Milan, Wiler Vetta exhibited for the first time one of its most prized watches and antiques, from the collection of the historical company: the Cricchettino, one of the first self-winding watches, dating back to 1932. The model is rectangular with a double case whose bottom hinged press, with the movements of the wrist, a small button that activates the charge. The movement is a caliber Wiler Vetta, anchor escapement, 17 jewels, bimetallic balance with 2 arms Wiler Incaflex shockproof and compensation screws.